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Metodi supplementari


La pratica supplementare con il palo lungo, la sfera ed il Taiji Bang.

Il paragrafo viene da “Taijiquan stile Chen – L’origine dell’Arte del Taijiquan” (a cura di E.Tufino) Edizioni MIR

Allenamento con Attrezzi
Le generazioni passate dei maestri davano grande importanza ai metodi speciali di allenamento della forza (xing gong), allo scuotere il palo (dou gunzi), al bastone corto Taiji (xing gong bang), alla sfera Taiji e all’utilizzo di sacchi di sabbia. Lo zhan zhuang, la pratica delle forme, gli esercizi del Bozzolo di Seta, la Spinta con le Mani, ecc. portano tutti a un incremento nella forza interna. Ad uno stadio più avanzato, l’utilizzo di esercizi supplementari eseguiti con una varietà di elementi ausiliari può ulteriormente aumentare questa energia. Abilità quali la neutralizzazione, la cedevolezza, il qinna ed il fajin sono più efficienti se supportati dalla forza fisica. Inoltre alcuni movimenti delle forme del Taiji sono difficili da praticare in sicurezza con un partner. L’allenamento degli esercizi supplementari consente di sviluppare questi movimenti fino al loro massimo potenziale.

Scuotere il Palo
Ricavato dall’albero di bai la, il palo (gun) lungo ha di solito una lunghezza approssimativamente di tre metri e mezzo ed è quattro centimetri di diametro. Essendo di legno flessibile ed elastico, esso consente al praticante di trasmettere la forza attraverso di esso. Pali di legno duro o metallo sono inutilizzabili perché mancano di elasticità. L’esercizio dello scuotere il palo lungo è un metodo efficace per migliorare e sviluppare la capacità del dantian di emettere la forza e di trasmetterla alle mani e ai piedi. Si possono praticare diversi movimenti, come l’alzare, il parare, l’affondo e lo scuotimento. Figura 4.10 David Gaffney si esercita con il palo lungo sotto la supervisione di Chen Zhenglei Esistono molteplici modi di allenamento con il palo lungo. Il metodo più comune è il seguente: il praticante assume una posizione ad arco mantenendo il palo diretto obliquamente in avanti. Cioè, se la gamba sinistra è in avanti, il palo punta nell’angolo frontale destro. La mano destra afferra l’estremità del palo più vicina al corpo, mentre la sinistra si estende verso il centro. Per eseguire l’esercizio, il peso è spostato sulla gamba posteriore mentre il palo si muove circolarmente all’indietro e poi in alto. A questo punto il peso viene energicamente spostato e affondato sulla gamba frontale e la mano anteriore spinge all’esterno ed in basso.Per tutto il movimento, la mano che stringe l’estremità del palo rimane vicina al corpo. Quando si esegue questo esercizio è importante che il praticante impari ad emettere la forza attraverso la punta del palo. In termini pratici questo significa che la parte terminale del palo dovrebbe vibrare ad ogni rilascio di energia. In pratica il fajin può essere eseguito sia durante la fase di apertura che durante quella di chiusura del movimento. L’esercizio del palo lungo può aumentare di molto la forza della vita e delle braccia come anche la forza di vibrazione elastica del corpo. Oltre che eseguire almeno trenta ripetizioni delle sequenze del Taiji si riteneva che il maestro della diciassettesima generazione Chen Fa-ke facesse ogni giorno trecento ripetizioni dell’esercizio dello scuotimento del palo.

La Sfera Taiji
La sfera Taiji è una sfera di metallo grande approssimativamente quanto un pallone da basket. Nello stile Chen si richiede che il qi interno spinga la forma esterna. Ruotando la sfera il praticante cerca di far cominciare i movimenti dal dantian in modo che la rotazione della sfera manifesti il movimento di una sfera invisibile nell’addome. Questa sensazione viene descritta nella “Canzone della Sfera Taiji” della famiglia Chen: Allenandosi nei diciotto metodi con la sfera Taiji,il metodo non devia mai dal moto circolare dell’avvolgimento della seta.Cambiando in infinite permutazioni di energia Yin e Yang,si crea internamente una forma perfettamente rotonda. Nella pratica della Spinta con le Mani o nelle applicazioni marziali, la “sfera interna” del corpo (dantian) ruota in corrispondenza della forza esterna applicata. La pratica con la sfera Taiji consente al praticante di ruotare naturalmente il dantian e una volta che incontri una forza esterna, di muovere l’intero corpo in replica.Un esercizio comune utilizza una mano per tenere la sfera e ruotarla verso l’alto e il basso contro una parete. Questo consente di sviluppare la forza del Bozzolo di Seta verso l’alto come anche di incrementare la forza nella parte inferiore del corpo, nella vita, nelle spalle e nei polsi. Col tempo si incrementa la flessibilità delle dita e del palmo, migliorando l’abilità nel qinna come anche nelle tecniche di spinta.

Il Taiji Bang (Bastone Corto)
Mentre spianava la pasta per preparare i jiaozi (gli gnocchi di Pechino) per la famiglia, la moglie di Chen Fa-ke inavvertitamente fu di ispirazione al marito per lo sviluppo del Taiji bang. Zhang Xuexing, insegnante di Taiji Chen che vive a San Francisco e studente di Chen Zhaokui e Feng Zhiqiang, racconta come Chen Fa-ke fosse rimasto colpito dall’idea che il maneggiare il piccolo mattarello che la moglie stava utilizzando potesse essere un metodo eccellente per esercitare le tecniche di qinna del Taijiquan.Chen Zhaokui, il figlio più giovane di Chen Fa-ke, sviluppò ulteriormente il Taiji bang rendendo le estremità del bastone leggermente più sottili della parte centrale ed arrotondandole. Questo consentiva alle persone che si allenavano con il Taiji bang di ruotare i polsi con maggiore flessibilità simulando movimenti di presa e neutralizzazione. L’arrotondamento delle estremità le adattava ai punti laogong al centro dei palmi. Chen Zhaokui era famoso per le sue capacità nel qinna e tra tutti gli attrezzi supplementari per l’allenamento, prediligeva il “Torcere il Bastone” (Ning Bang Zi). Utilizzando un corto bastone approssimativamente uguale in lunghezza e spessore all’avambraccio, il praticante di Taiji potrà migliorare in maniera significativa la forza delle prese, dei polsi, dei gomiti e delle spalle. Questo metodo consiste nel manipolare il bastone attraverso l’uso di movimenti circolari dell’intero corpo per praticare azioni di qinna o di contro qinna.Numerosi movimenti all’interno delle forme del Taiji Chen sono tecniche di qinna. Perciò la pratica del Taiji bang aiuta non soltanto a sviluppare le capacità generali nel qinna ma anche a comprendere il corretto posizionamento della mano nei movimenti delle forme.Quando si stringe saldamente il bastone si possono avere diverse posizioni della mano. Per esempio, quando entrambe le mani afferrano con i palmi verso il basso, lo si considera uno yang-yang bang, mentre con i palmi verso l’alto si ha uno yin-yin bang, ecc. Quando si maneggia il Taiji bang l’enfasi dovrebbe essere sullo sviluppare la flessibilità e la forza torcente dei polsi e dei gomiti come anche la capacità di flettere il torace e la vita. Una pratica costante incrementerà la stabilità e la forza del radicamento delle gambe e migliorerà la capacità di aprire e chiudere liberamente le spalle ed i kua. Tradizionalmente, agli esponenti del Taiji è richiesto di “utilizzare lo yi e non il li”, cioè di usare la mente piuttosto che la forza fisica. Sebbene ciò sia spesso interpretato come “non si deve utilizzare alcuna forza fisica”, un’interpretazione più accurata è che si utilizzi la mente piuttosto che una forza rigida (non addestrata), che può facilmente essere manipolata dall’avversario. La cosa più importante per i principianti è liberarsi dalla rigidità. Infatti a questo livello l’enfasi è posta sul rilassamento e sullo scioglimento del corpo piuttosto che sull’allenamento della forza. Una volta che si sia sviluppata la capacità di utilizzare la forza interna si può praticare poi l’allenamento della potenza senza alcun effetto negativo sul rilassamento. Sopra ogni cosa la pratica deve essere paziente, coscienziosa e tenace se si vuol ottenere un alto livello di abilità. Per citare un antico proverbio cinese: “Il freddo di un solo giorno non produce un metro di ghiaccio” (bing dong san che, fei yi zhe zi han).